Ciao mondo!!

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Partenza…

Domani parto.
Ho dovuto organizzare il trasferimento così in fretta, che ho avuto nemmeno il tempo di salutare nessuno, sigh… Cmq forse è stato meglio così, tanto tornerò presto… e poi non è che nell’ultimo periodo mi fossi fatto vedere chissà quanto  in giro, quindi magari qualcuno nemmeno si accorgerà della differenza.
Per il resto che dire… vedremo cosa avrà da offrirmi questa nuova esperienza, affronterò con coraggio, seppur inerme, la Tana degli Ingegneri, eheheh…
Ah, ovviamente lascio anche la mia amata connessione a fibra ottica per passare a una schifo di connessione mobile, quindi addio caro blog! non riuscirò nemmeno ad aprirti tanto ti ho reso goffo e "pesante" (mea culpa )! 
Ora scappo che ho circa duemilioniottocentosettantamiladuecentotredici cose da fare…
Tanti baci a tutti!
Marco
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High Fidelity

Il giorno prima del presunto appuntamento con Caroline, ma­nifesto tutti i sintomi classici della cotta: spasmi nervosi allo stomaco, lunghe fantasticherie ad occhi aperti, assoluta inca­pacità di ricordarmi com’è fatta. Riesco a richiamare alla me­moria il suo vestito e gli anfibi, e mi sembra di vedere una frangetta, ma la faccia è uno spazio vuoto, e lo riempio con i particolari anonimi che prendo a prestito da una qualunque e generica donna ideale – labbra rosse e carnose, anche se in Ca­roline ad attirarmi è stata proprio l’aria da brava ragazza ingle­se acqua e sapone; occhi a mandorla, anche se ha tenuto su gli occhiali da sole per quasi tutto il tempo; pelle bianca e perfet­ta, anche se ricordo un sacco di lentiggini. Quando la vedrò, so già che avrò una fitta di delusione – tanto subbuglio interio­re solo per questa qua ? – e che poi troverò qualche altra cosa per cui eccitarmi di nuovo: il fatto puro e semplice che si sia presa di briga di venire, la voce sensuale, l’intelligenza, lo spi­rito, qualcosa. E tra il secondo e il terzo appuntamento nasce­rà tutta una nuova serie di miti. Stavolta però la faccenda va diversamente. E proprio a cau­sa dei sogni ad occhi aperti. Faccio la solita cosa – immagino nei più minuti particolari l’intero corso della relazione, dal pri­mo bacio, al letto, alla convivenza, al matrimonio (in passato mi è capitato persino di stilare la lista dei nastri da mettere alla festa di nozze), e a come sarà carina quando sarà incinta, e persino ai nomi dei bambini – finché di botto non mi rendo conto che non è rimasto più niente che possa effettivamente accadere. Ho fatto già tutto, ho già vissuto per intero la nostra relazione nella mia testa. Ho guardato il film andando avanti-veloce; so la trama, conosco il finale, e le scene migliori. Ora mi tocca riawolgere la videocassetta e riguardarla daccapo, in tempo reale, e che gusto c’è?

Ma cazzo… quando finirà questa storia? Continuerò tutta la vita a cercare di passare il guado saltando da una pietra all’al­tra, finché non ce ne saranno più? Sarò sempre costretto a cor­rere ogni volta che mi sentirò bruciare la terra sotto i piedi? Perché, a conti fatti, questo mi capita, più o meno ogni tre me­si, in contemporanea con l’arrivo delle bollette. E durante la nostra Estate Britannica anche più spesso. È da quando ho quattordici anni che ragiono con le viscere. E per dirla tutta, ma che resti fra voi e me, adesso ho capito che nelle viscere c’è materia fecale, non cerebrale.

So cosa non va con Laura. Quello che non va con Laura è che io non la vedrò mai più per la prima, per la seconda, o per la terza volta. Non passerò mai più due o tre giorni in preda all’agitazione, cercando di ricordare com’è fatta, mai più arri­verò in un pub mezz’ora prima dell’appuntamento, e fisserò il medesimo articolo di una rivista sbirciando l’orologio ogni trenta secondi. Certo, la amo e mi piace e con lei ho delle belle conversazioni, un sesso piacevole e intense discussioni, e lei si occupa e si preoccupa per me e organizza la faccenda del Groucho, ma quanto conta tutto questo, quando qualcuna con le braccia nude, un sorriso carino e un paio di goffe Doc Martens ai piedi entra in negozio e dice che vuole intervistar­mi? Conta poco o niente, ecco la verità, ma forse dovrebbe contare un po’ di più. Cazzo. Manderò il nastro a Caroline per posta. Forse. 

da "High Fidelity" di Nick Hornby

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Frasi Famose da Film

 

"… e io sono stanco di immaginarmi le cose… perchè le fantasie, per definizione, sono irreali. Quasi mai portano vere sorprese, quasi mai… soddisfano. E mi hanno stancato. Di quasi tutto mi sono stancato… ma mai credo che mi stancherò di te…"
High Fidelity (Alta Fedeltà)
 
"Sapeva che non sarebbe mai potuto uscire di li, che la sua vita era soltanto una copia della realtà, ma dal suo mondo finto, mi guardava dritto in faccia. Ma la realtà non sopporta di essere guardata negli occhi. Per questo non basta la ragione a capirla."
" Sai qual è l’unica cosa che io non posso fare qui dentro? È smettere di giocare. Tu invece puoi farlo. E allora smetti di giocarci. Se riesci a farlo vuol dire che sei libero."
Nirvana

 
"Potrei essere piuttosto incazzato per quello che mi è successo, ma è difficile restare arrabbiati quando c’è tanta bellezza nel mondo. A volte è come se la vedessi tutta insieme ed è troppa. Il cuore mi si riempie come un palloncino che sta per scoppiare e poi mi ricordo di rilassarmi e smetto di cercare di tenermela stretta. E dopo scorre attraverso me come pioggia e io non posso provare che gratitudine per ogni singolo momento della mia piccola, stupida vita. Non avete idea di cosa sto parlando, ne sono sicuro, ma non preoccupatevi.. Un giorno, l’avrete…"
American Beauty
 
—-
 
"Questo non è un mondo reale. Appena togli la spine io scompaio… e tutto quello che ho detto, tutto quello che ho fatto, non avrà più importanza…"
"Come mi puoi amare? Io non sono vero, non ci si può innamorare di un sogno… – Per me sei più vero diq aulcunque altra cosa io conosca…"
Il 13° Piano
 
"Devo continuare a respirare…domani, il sole sorgerà e chissà la marea cosa può portare…"
Cast Away
 
"Ci sono solo 4 domande che contano nella vita: cos’è Sacro, di cosa è fatto lo Spirito, per cosa vale la pena Vivere e per cosa vale la pena Morire. La risposta ad ognuna è la stessa… solo l’Amore"
Don Juan De Marco Maestro d’Amore

 

"Conseguenze David. Sono le piccole cose."
– "Le piccole cose… niente è più grande vero?"
Vanilla Sky
 
"Ti costringono a cercare anche i minimi difetti… e dopo un po’ non vedi che quelli… Per quello che può valere, io sono qui a dirti che tutto è possibile… tutto è possibile…"
"Vuoi sapere come è fatto? Ecco come ho fatto Anton. Non risparmiando mail le forze per tornare indietro."
"…dicono che ogni atomo del nostro corpo una volta apparteneva a una stella. Forse non sto partendo… forse sto tornando a casa…"
Gattaca La porta dell’universo
 
"La vera autenticità non sta nell’essere come si è, ma nel riuscire a somigliare il più possibile al sogno che si ha di se stessi"
Tutto su mia Madre
 
"L’inferno è svegliarsi ogni dannata mattina e non sapere perchè esisti."
Sin City
 
"Siamo spesso da biasimare in questo… ho ben provato che, con aria devota e una azione pia, inzuccheriamo lo stesso diavolo."
V for Vendetta
 
"Lo so che ti suona smielato ma l’amore è passione, ossessione, qualcuno senza cui non vivi. Io ti dico buttati a capofitto, trova qualcuno da amare e che ti ami alla stessa maniera. Come trovarlo? Beh, dimentica il cervello e ascolta il tuo cuore. Io non sento il tuo cuore perchè la verità è che non ha senso vivere se manca questo. Fare il viaggio e non innamorarsi, equivale a non vivere. Ma devi tentare, perchè se non hai mai tantato, non hai mai vissuto."
Vi presento Joe Black
 
"La vanità, decisamente il mio peccato preferito…"
L’Avvocato del Diavolo
 
 
"Il fatto che io dimentichi le cose non toglie niente al senso delle mie azioni…
il mondo continua ad esserci anche se chiudi gli occhi, no?"
Memento
 
"Lo ricorderò, questo momento: il silenzio del crepuscolo, il profumo delle fragole, la ciotola del latte, i vostri visi colti su cui discende la sera, Michael che dorme sul carro, Jof e la sua lira… cercherò di ricordarmi quello che abbiamo detto e porterò con me questo ricordo delicatamente, come se fosse una coppa di latte appena munto che non si può versare, E sarà per me un conforto, qualcosa in cui credere."
 Il Settimo Sigillo
 
"E’ soltanto nelle misteriose equazioni dell’amore che si può trovare un’equazione logica."
A Beautiful Mind
 
"Tutto il mondo va a fuoco…"
L’Ultimo dei Mohicani
 
"Se non ti incontrerò mai in questa vita, almeno che io senta la tua mancanza. Uno sguardo dei tuoi occhi e la mia vita sara’ tua. Dove eravamo insieme, chi eri tu ? Quello col quale ho vissuto, camminato, il fratello, l’amico. Buio da luce, conflitto dall’amore. Sono il frutto di una sola mente, il tratto di un solo volto. Oh anima mia, fa che io sia in te adesso, guarda attraverso i miei occhi, guarda le cose che hai creato… Tutto risplende."
La Sottile Linea Rossa
 
"Non è necessario zittirsi. Sto solo dicendoti grazie. Mi hai ricordato cosa sono in grado di provare. E’ come se fossi…era come se stessi osservando la mia vita attraverso una finestra offuscata, poi ti ho visto ed era come se le macchie fossero scomparse. La finestra era pulita."
Dawson’s Creek
 
La speranza è una cosa buona, forse la migliore delle cose. E le cose buone non muoiono mai.
Le Ali della Libertà.
 
"E tutto quello che devi fare è metterti le cuffie, sdraiarti per terra e ascoltare il cd della tua vita,t raccia dopo traccia, nessuna è andata persa, tutte sono state vissute e tutte in un modo o nell’altro servono ad andare avanti… Non pentirti, non giudicarti sei quello che sei e non c’è niente di meglio al mondo… Pause, rewind, play e ancora e ancora e ancora, non spegnere mai il tuo campionatore, continua a registrare, a mettere insieme i suoni del caos che hai dentro,e se scenderà una lacrima quando riascolti… bè… non avere paura, è come la lacrima di un fan che ascolta la sua canzone preferita…"
"…bisogna stare molto attenti a quello che ci circonda, perché a volte, improvvisamente, qualcosa zucchera la nostra giornata…"
Tre Metri Sopra il Cielo
 
"…e poi quando davanti a te si apriranno tante strade,non imboccarne una a caso.. Siediti e aspetta….Ascolta il tuo cuore…Poi quando ti parla alzati e va’ dove lui ti porta…"
Va dove ti porta il Cuore
 
"Non fu quello che vidi a fermarmi. Fu quello che non vidi. Quello che non vidi, è dove finiva tutto quello. La fine del mondo" "Pensa a un pianoforte. Tu sai che i tasti sono 88 e su questo nessuno può fregarti. Non sono infiniti loro. TU sei infinito. La musica che puoi fare è infinita. Ma se salgo su quella scaletta e davanti a me si srotola una tastiera di milioni, miliardi di tasti. Quella tastiera è infinita. Ma se quella tastiera è infinita, ed è questa la realtà, che è infinita, allora su quella tastiera non c’è musica che puoi suonare. Sei seduto sul seggiolino sbagliato. Quello è il pianoforte su cui suona Dio" "La terra… è una nave troppo grande per me, una donna troppo bella… un viaggio troppo lungo, un profumo troppo forte… una musica che non so suonare…"
La Leggenda del Pianista sull’Oceano 
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Le Mosche

 

…e non c’è più nulla in cielo, né Bene, né Male,
né nessuno che possa darmi ordini.
Non tornerò alla tua natura:
mille strade sono tracciate fino a te,
ma io non posso che seguire la mia strada.
Perché sono un uomo, Giove
ed ogni uomo deve inventare la sua strada.

 

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Una poesia bellissima…con un finale sicuramente degno

 
IO TI AMO di Stefano Benni

 

Io ti amo
e se non ti basta
ruberò le stelle al cielo
per farne ghirlanda
e il cielo vuoto
non si lamenterà di ciò che ha perso
che la tua bellezza sola
riempirà l’universo
 
Io ti amo
e se non ti basta
vuoterò il mare
e tutte le perle verrò a portare
davanti a te
e il mare non piangerà
di questo sgarbo
che onde a mille, e sirene
non hanno l’incanto
di un solo tuo sguardo
 
Io ti amo
e se non ti basta
solleverò i vulcani
e il loro fuoco metterò
nelle tue mani, e sarà ghiaccio
per il bruciare delle mie passioni
 
Io ti amo
e se non ti basta
anche le nuvole catturerò
e te le porterò domate
e su te piover dovranno
quando d’estate
per il caldo non dormi
E se non ti basta
perché il tempo si fermi
fermerò i pianeti in volo
e se non ti basta
VAFFANCULO
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Schegge di “1984”

 
Chi mi conosce bene sa che non sono un grande lettore… però tra i pochi libri che ho letto, ce n’è uno che mi sentirei di consigliare a chiunque… un libro che può trasformare in un idealista appassionato anche il più cinico dei lettori (come il sottoscritto ad esempio…).
Riporto alcuni estratti della parte iniziale, giusto per alimentare e non rovinare la vostra curiosità…
PS.: un libro da accompagnare assolutamente alla visione di V for Vendetta!
 

                                                     

 

Da allora, la guerra era stata letteralmente ininterrotta, sebbene, propriamente parlando, non fosse stata sempre la stessa guerra. Per lunghi mesi della sua infanzia c’era stato come una guerriglia anche nelle stesse strade di Londra, e qualche episodio lo ricordava, a tinte vive. Ma ricostruire tutta la storia del periodo, scoprire chi stava combattendo e contro chi stava combattendo, in questo o in quel momento, sarebbe stato impossibile perché non c’era alcunché di tramandato,sia a voce che per iscritto riguardo a qualsiasi momento che non fosse il presente. In quel momento, per esempio,e cioè nel 1984 (seppure quello era il 1984) l’Oceania era in guerra con l’Eurasia ed era alleata con l’Estasia. In nessuna conversazione pubblica o privata era stato mai ammesso che le tre potenze, in qualsiasi tempo, fossero state aggruppate in uno schieramento diverso.
Veramente, come Winston ricordava, erano solamente quattro anni che l’Oceania era in guerra con l’Eurasia e alleata dell’Estasia. Ma questa era come una specie di nozione rubata, ch’egli per caso possedeva perché la sua memoria riusciva a non essere del tutto sotto controllo. Ufficialmente, uno scambio di alleanze non era mai avvenuto. L’Oceania era in guerra con l’Eurasia: quindi l’Oceania era sempre stata in guerra con l’Eurasia. Il nemico del momento rappresentava sempre il male assoluto, e ne conseguiva che qualsiasi alleanza, passata o futura, con lui diveniva impossibile.
… la cosa più spaventosa era che poteva essere tutto vero. Se il Partito poteva impossessarsi del passato fino a dire, di questo o di quell’altro avvenimento, non è mai successo… non era più spaventoso che soltanto la tortura o la morte?
 

                                                     

 

Era sempre stato cosi? Il cibo, aveva sempre avuto quello stesso sapore? Diede uno sguardo in giro per la mensa. Uno stanzone dal soffitto basso, pieno di gente, con le pareti che recavano tracce del contatto con innumerevoli corpi, tavoli e sedie metalliche pieni di ammaccature, messi l’uno così vicino all’altro che s’era costretti a toccarsi continuamcnte i gomiti; cucchiai col manico ricurvo, vassoi sbreccati, ciotole di terra, tutto unto, tutto con residui di sporco nelle crepe, e da per tutto odore acido di cattivo gin e cattivo caffè, e dello stufato che sapeva d’alluminio, e di abiti sudici. Sempre, nello stomaco e su per la pelle, una specie di protesta, il sentimento che si era stati derubati di qualcosa alla quale si aveva pur diritto.
Era vero che non riusciva a comporre nella memoria un quadro gran che differente da quello. In qualsiasi tempo del quale era riuscito a rimettere assieme le immagini non c’era mai stato da mangiare a sufficienza, non c’erano mai stati calzini o maglie che non fossero pieni di buchi, la mobilia era sempre stata ammaccata e malsicura, le stanze senza riscaldamento, la metropolitana stipata di gente, le case in rovina, il pane nero, tè quasi niente, il caffè disgustoso, le sigarette non bastavano mai… niente a un prezzo conveniente e in abbondanza, se si eccettua il gin sintetico.
E sebbene diventasse sempre peggio man mano che si andava avanti con l’età, non costituiva forse un segno che tutto non fosse nell’ordine naturale delle cose, quel sentirsi stringere il cuore per le scomodità, la sporcizia, la penuria, gli inverni senza fine, l’unto dei calzini, gli ascensori che non c’era caso funzionassero, l’acqua ghiaccia, il sapone terroso, la carta delle sigarette che non teneva, il cibo con quei suoi maledetti misteriosi sapori?
Perché si doveva sentire che tutto quell’ordine di cose era insopportabile se non perché si aveva una qualche specie di memoria atavica che le cose, un tempo, erano state differenti?
 

                                                     

Non solo il passato mutava, ma mutava continuamente. Quel che più spesso lo tormen-tava, con l’ossessione di un vero incubo notturno, era che egli non era mai riuscito a capire chiaramente per quale ragione quell’enorme impostura era stata messa in moto. I vantaggi immediati di falsificare il passato erano palesi, ma il fine ultimo era avvolto nel mistero

Prese ancora una volta la penna, e scrisse: Capisco COME: non capisco PERCHÈ.
Si chiese quindi, come aveva già fatto, del resto, parecchie altre volte, se per caso non fosse malato di mente. Forse malato di mente era soltanto chi pensava cose diverse da quelle degli altri. Un tempo, credere che la terra girasse intorno al sole costituiva un segno certo di pazzia: oggi, credere che il passato fosse inalterabile era la stessa cosa. Poteva essere lui solo, a credere quella proposizione, e se era lui solo era certo malato di mente. Ma l’idea di essere malato di mente non lo preoccupò troppo: la cosa più terribile era che, oltre a essere malato di mente, egli potesse anche sbagliarsi. Prese il libro di storia per bambini ed esaminò il ritratto del Gran Fratello che ne costituiva il frontespizio. Lo sguado ipnotico si fissò nei suoi occhi. Era come se una forza imponente lo stesse schiacciando… qualcosa che penetrasse lentamente nel suo proprio cranio, prendesse a battere sul suo cervello per aprirlo e, facendo presa sul suo terrore, lo persuadesse, quasi, a negare la prova porta dai suoi stessi sensi.
Alla fine il Partito avrebbe proclamato che due e due fanno cinque, e si sarebbe dovuto crederlo. Era inevitabile che lo pretendesse, prima o poi. Lo esigeva la stessa logica della sua posizione. Non solo il valore dell’esperienza ma persino la stessa esistenza nella realtà esterna era tacitamente negata dal loro sistema filosofico. L’eresia delle eresie era ritenuto buon senso. E la cosa più spaventosa era che essi avrebbero ucciso non perché si pensava altrimenti da loro, ma perché avrebbero anche potuto esser nel vero! Perché, dopo tutto, in che modo sappiamo che due e due fanno quattro? O che esiste la forza di gravità? O che il passato non si può mutare? Se sia il passato sia il mondo esterno esistono solo nella mente, e se la mente stessa è soggetta ad essere controllata… che ne segue?
Ma no! Improvvisamente sentiva di riprender coraggio. … Eppure lui aveva ragione! Loro avevano torto e lui aveva ragione. Le cose ovvie, le cose semplici, le cose vere dovevano essere difese. Le verità evidenti erano vere, non ci potevano essere dubbi, su questo! Il mondo concreto esiste, le sue leggi non mutano. Le pietre sono dure, l’acqua è liquida, gli oggetti privi di sostegno cadono verso il centro della terra.
Sempre pensando che stesse scrivendo a O’Brien e con l’idea di stare enunciando un importante assioma, egli scrisse: La libertà consiste nella libertà di dire che due più due fanno quattro. Se è concessa questa libertà, ne seguono tutte le altre.

da 1984 – George Orwell
 

                                                     

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Che spasso questi Zing!

Qualcuno ha visto Amicicio? (ispirato da Coffee & TV dei Blur…)

  Amicicio Super Star! Altro che Costantino e quelli del Grande Fratello…

Usa lo Sforzo Marco…

 

Quando, una volta tanto, in TV c’è un film dell’orrore e non un programma che fa orrore… (meglio un vampiro che la De Filippi insomma…)

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Pillole di Fisica di Gianfranco Marziano

Le leggi della Fisica di Gianfranco Marziano (Il meglio…)

• un corpo in assenza di forze… sviene.
• un corpo che viaggia nel vuoto assoluto, con moto rettilineo uniforme… dopo un paio di ore comincia a cacarsi il cazzo.
• un astronauta che viaggia in una strada stretta a senso unico in direzione opposta a quella della macchina di un camorrista che procede controsenso alla velocità della luce… sentirà prima il rumore dei cazzotti in bocca e poi lo vedrà arrivare.
• un uomo scostumato immerso improvvisamente in un liquido… bestemmia.
• un corpo incandescente trattiene il calore… finché ‘nu strunz non ci mette una mano sopra.
• un corpo che viaggia alla velocità della luce… non sia mai ti coglie…
• un uomo che viaggia nello spazio per un anno alla velocità della luce e lascia la fidanzata sulla terra, al suo rientro troverà ‘na zoccola vecchia.
• un fascio di elettroni che attraversa una vasca da bagno fa scattare il contatore della luce in tutto il condominio.

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Felice 2007 e Auguri di Cuore!!!

 
Tanti auguri a tutti, ma in particolare a quelli che come me sperano tanto che l’anno che viene sia migliore di quello chi ci siamo appena lasciati alle spalle…
 

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